Di fronte all’indimenticato capitano Daniel Farabello, annunciato sugli spalti della Bondi Arena quindici anni dopo il suo addio a Ferrara, l’Adamant cerca il successo che le spianerebbe la strada per un posto tra le prime sei con quattro giornate di anticipo rispetto alla fine della stagione regolare. I biancazzurri devono ancora una volta stringere i denti, colpiti in settimana da alcuni problemi di natura fisica, soprattutto nel reparto esterni, con Ballabio, Chessari e Marchini in condizioni precarie ma comunque a disposizione di coach Giovanni Benedetto. “Le settimane si susseguono purtroppo con diversi acciacchi, ormai ci siamo abituati, chiediamo aiuto alle società del territorio tra cui la 4 Torri che ci forniscono atleti per permetterci di tenere alta la qualità degli allenamenti – l’analisi del tecnico reggino -. Andiamo oltre, dobbiamo prendere spunto dalla Virtus Bologna che ha vinto una bella partita in Eurolega pur senza tre giocatori importanti: arrivare primi, secondi o terzi in questa prima fase poco cambia, abbiamo commesso un passo falso con Pordenone ma per il resto siamo in linea con le nostre avversarie. Oggi possiamo staccare matematicamente il biglietto per entrare tra le prime sei, ma se non sarà questa sarà la prossima partita: ora dobbiamo cercare di lasciare da parte le cose negative che ci stanno accadendo e guardare in ogni caso il bicchiere mezzo pieno. L’obiettivo è arrivare nel migliore dei modi ai playoff”.
All’andata Ferrara incappò in una sconfitta inattesa sul campo del Petrarca: “Venivamo dal nuovo inserimento di Chessari ed eravamo nel pieno dell’infortunio di Ballabio – spiega il vice Marco Castaldi -, avevamo un assetto da ritrovare e da riscoprire. Oggi siamo diversi, stiamo imparando a conoscerci partita dopo partita cercando di sopperire alle mancanze e ai piccoli problemi che possiamo incontrare. Padova è una squadra ben allenata che comunque ha degli obiettivi, dovremo prestare massima attenzione e fare tesoro degli errori che abbiamo commesso ultimamente in casa. Loro hanno due giocatori da tenere d’occhio su tutti, il play Ragagnin e l’esterno Bevilacqua, da cui passa la gran parte del gioco offensivo”.